Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Cremuzio Cordo
A woman’s influence on a Roman text, Marcia and Seneca
Influenza delle donne sui testi letterari, scritti da uomini; gli effetti sono visibili, ad es., in MRC; in latino le qualità morali sono designate con termini che indicano differenza ed opposizione tra uomo e donna; le strutture linguistiche latine creano problemi per un uomo che vuole parlare di filosofia con una donna; paradossalmente S. nel descrivere Marcia, ricorre a categorie maschili; la struttura convenzionale della consolatio viene modificata sulla base del destinatario donna; l’atteggiamento si nota nella scelta di “exempla” rigorosamente femminili, quali Livia ed Ottavia, Lucrezia e Clelia, quest’ultime connotate tradizionalmente come esempi di virtus maschile; S. nello scrivere la consolatio deve fare i conti con un’intelligente lettrice
Etica e stato in età giulio-claudia
Il problema dell’assenza di un’organizzazione costituzionale dell’opposizione: analisi di tre momenti che conseguono al venir meno di forme costituzionali che consentono l’opposizione. 1) il crimen maiestatis come espressione del delinearsi del potere assolutistico in età giulio-claudia; 2) l’accentuarsi del fenomeno dei suicidi politici, e la relazione con il venir meno delle garanzie costituzionali dei cittadini; 3) l’atteggiamento di alcuni giuristi verso il nuovo ordine istituzionale che si andava delineando durante il principato. Si prendono in considerazione alcune opere di S. per indagare il concetto di clementia: S. trasforma un valore repubblicano (la clementia populi romani propugnata da Catone il Censore) in un impulso etico individuale, e presuppone il potere assoluto
Studiorum instrumenta: Loaded Libraries in Seneca and Horace
Contatti tra S. e Orazio circa l’uso dei libri: le medesime immagini e gli stessi motivi sono variati per adattarli al contesto e ai fini
Echi senecani nel proemio di Floro
analisi dei punti di contatto tra l’opera prosastica di S. e i possibili punti di contatto con l’epitome di Floro
Retorica, immaginazione e autopsia. Seneca e il caso della colpevole luxuria (epist. 110,14 e benef. 7,10,2)
nelle critiche alla luxuria fatte pronunciare ad Attalo e Demetrio S. ricorre a una forte impressione visiva secondo il precetto dell’evidentia/enargeia e della plasticità rinvenibili in Quntiliano e Seneca Padre; Demetrio procede addirittura secondo un modello dell’azione processuale usando figure da declamazione riecheggiando modelli ciceroniani
Sénèque et la circularité du temps
in Seneca la storia dell’umanità, concepita sullo stesso modello ciclico della storia del mondo, è la vicenda di una perfezione originaria perduta progressivamente nel tempo (dagli uomini) e recuperata (dal saggio); secondo tale concezione, alcuni exempla romani riproducono, in una certa misura, la ciclicità temporale del mondo e dell’umanità
The dating of Seneca’s Ad Marciam de consolatione
Datazione di MRC agli anni 33-37; attività di S. a corte già sotto Tiberio e suoi tentativi di dissociarsi da Seiano; sfruttamento da parte di S. della sua filosofia, dei suoi amici e del dolore di Marcia per il proprio interesse politico
Unterdrückte Klagen beim Tod des Pompeius (Lucan VII, 43) und des Cremutius Cordo (Sen. Consol. Marc. I, 2)
in MRC 1, 2 mantenere fudistique lacrimas palam, contro 1987.64 e 1989.87; gemitus devorasti ha paralleli in LUC. IX, 1104-1108 e VII, 37-44.
Sulla datazione della Ad Marciam di Seneca
rassegna critica sulla datazione di MRC; esame degli elementi esterni ed interni a MRC analizzati da M. Griffin (1976.40 ), che ritiene l’opera composta a Roma anteriormente all’esilio di S., sulla base dell’età di Marcia; gli elementi da considerare non sono solo quelli esaminati e non sempre correttamente interpretati dalla Griffin; aggiunta di alcune considerazioni di carattere storico relative ai giudizi espressi da S. su Tiberio, Seiano e Cremuzio Cordo: S. sembra volersi difendere da accuse di collusione con il partito seianiano; collocazione di MRC durante il regno di Caligola
S. Girolamo, Seneca e la novitas dell’Ad Heliodorum epitaphium Nepotiani
la menzione degli autori di consolationes da parte di Gerolamo e l’omissione di S. nell’Ad Heliodorum; il rapporto tra Ad Heliodorum 18 e MRC 26; Gerolamo arricchisce l’apparato tematico della consolatio pagana con temi cristiani ed esempi biblici e dà vita nell’Ad Heliodorum ad un esempio di fusione tra le due tradizioni che resta unico nella sua produzione